Il MARE
Mostra di Marco Fulvi
I muri e il mare
I muri di Marco Fulvi sanno di acqua, acqua dolce o salata che sia.
L’acqua ha intriso i muri creando macchie dove la nostra fantasia vola cercando un conosciuto, archetipi, forme preistoriche. Oppure si pone domande: cascate? tralci? volti? corpi?
L’acqua ha lavorato su di essi donando loro un colore che li ispessisce o li scava o li libera del loro stesso peso fino ad una trasparenza marina tanto da farci apparire il muro come un mare.
Così nel pannello dei pesci (o forme che a noi richiamano i pesci) dove una velatura di muro ce li mostra appena sbozzati bloccandone il guizzo.
Infatti non a caso Marco ha scelto la mia poesia “Il mare” da inserire nella sua mostra.
Il mare elemento di comunicazione e di scambi, oggi è divenuto muro invalicabile.
Sui muri di Marco scorre forse anche questa storia?
Ivana Manni
Sì, proprio come il fiume
ma noi non stiamo sulla riva a guardare
noi ci siamo dentro
dentro l’acqua
e scorriamo lungo le rapide
e ci tuffiamo nelle cascate
e ci acquetiamo nei dolci e brevi ristagni
sotto la luna e sotto il sole
poi di nuovo giù
a disperdersi e a divenire altro
giù inesorabilmente
dentro il mare