I BUCHI

muri

Permane in Marco Fulvi la sacralità già apparsa nella precedente mostra “Ponte Nina” .
Ora è riassunta, stigmatizzata in un quadrato perfetto.

Qui i buchi che ci disorientano con le loro prospettive diverse e opposte sono teste di Santi che volgono lo sguardo ovunque. Essi stessi disorientati da ciò che appare attorno a un Dio: Al turbine di immagini e angeli e inferni e Paradisi, dannati – e non come in tutte le ampie rappresentazioni quattro / cinquecentesche dove è abbandonata ogni fissità e unidirezionalità dello sguardo.

Oppure è il Dio stesso che abbandonato l’Alto dei Cieli dal cui occhio unico tutto vedeva, ora strabici sguardi si rivolgono al mondo negando l’unicità di un Dio, passando da un monoteismo, a un politeismo.

O anche al nulla, all’impossibilità di fissare una Verità che rassicuri le nostre ansie.

Ivana Manni

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